Tutti gli articoli di Silvia Scagliotti

ESSERE UMANI

CORSO BASE 2022-23

Il corso è riservato a chi ha già fatto un minimo di dieci incontri individuali. Ha lo scopo di mantenerne e aumentarne i benefici, approfondendo una serie di tematiche e accrescendo le capacità di rilassamento e meditazione.
Nel tempo diventa un vero e proprio cerchio di pari,
che dà un senso di appartenenza e sostegno
molto raro nella società di oggi.
Un’esperienza che  oltre a creare una regolare caduta dello stress
con  le normali conseguenze di rilassamento e rigenerazione
offre l’opportunità di riflessione, introspezione
e crescita personale.
Gli incontri sono di tre ore l’uno,
una domenica pomeriggio ogni cinque

I primi tre incontri sono di impostazione, e servono a “ripassare” le basi della metodologia che uso.

Il primo incontro fa riferimento alla dimensione sottile
che caratterizza l’essere umano,
ignorata nella cultura materialista in cui viviamo,
ma che è stata la base di intere culture nei millenni.
Negli incontri diventa esperienza tangibile,
riconquistata con la pratica di ascolto e meditazione.

Per “regole del gioco” si intendono
le conoscenze di base su cui si costruisce tutto il programma,
trattate negli incontri individuali
e ribadite nel secondo incontro del gruppo
per impostare bene il corso. 

Si sente tanto parlare di armonizzazione cuore-cervello,
studiata ora dalle neuroscienze,
ma parte dell’esperienza umana da sempre.
Spesso arrivano da me persone che si sentono
“pesci fuor d’acqua” nella società
perchè spontaneamente sono già a questo livello di armonizzazione:

nel corso è una delle basi del lavoro,
trattato perciò nel terzo incontro di impostazione.

 

Il resto degli incontri tratta tematiche utili nella vita di tutti i giorni, osservando come la stessa tematica possa essere vissuta
partendo da un’identificazione egoica e limitata,
e come cambi uscendo da limiti e programmi abitudinari,
attingendo a risorse che sono a nostra disposizione da sempre
ma che quando si è stretti nella morsa costrittiva dello stress
con la  mancanza di lucidità che ne consegue ci sono sconosciute.

 

L’ultimo incontro si intitola “Integrazione”
ma quello è il tema di ogni incontro precedente,
mettere insieme il limite con l’illimitato,
integrare una visione più ricca e più vasta,
colma di speranza e abbondanza
per illuminare la cupezza del tempo in cui viviamo
e vivere in noi il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo.

 

 

 

ANTIDOTO ALLO STRESS 2022

DUE INCONTRI GRATUITI SU ZOOM SULLO STRESS E COME GESTIRLO

LE CAUSE DELLO STRESS
Mercoledi 6 aprile  alle 21

STRES-SOS
Martedi 26 aprile  alle 21

Immagine del genio della lampada dal famoso cartone animato Aladdin

Lo stress è uno stato in cui tutta una serie di sistemi del corpo,
da quello ormonale a quello digerente, immunitario, riproduttivo,

vengono letteralmente disattivati,
insieme ai lobi frontali del cervello, la sede del ragionamento.
Essere sotto stress non significa quindi solo
essere nervosi, ansiosi o aggressivi:
se si protrae danneggia la salute, fino a causare malattie gravi.
Negli ultimi anni per molti è diventato uno stato dell’essere,
come l’acqua per i pesci: ci si vive dentro.

La buona notizia è che gli (enormi) effetti negativi
possono essere evitati.

Vuoi sapere come?
C’è in programma una giornata esperienziale
che condurrò a Massa e Cozzile (Pistoia)

ANTI(DOTO ALLO)STRESS
DOMENICA 15 MAGGIO
dalle 9.30 alle 16.30

Lo scopo della giornata è  imparare
la “gestione” dello stress,
come rispondere correttamente allo stress, imparando strumenti efficaci
da usare anche in seguito

Lo stress è inevitabile,  più è prolungato e più fa danni, e le situazioni stressanti certe volte sono senza fine. Ma non c’è bisogno che finisca ciò che lo causa: basta che impariamo a creare delle pause rigeneranti, in cui rilassarci e ricaricarci. E no, non c’è bisogno di una vacanza, bastano 10 minuti!

 La capacità di far fronte allo stress senza accusarne i danni e ricaricando le pile  si chiama resilienza, e richiede CONSAPEVOLEZZA per essere messa in atto: alcune fra le pratiche più antiche del mondo (yoga e tai per esempio) riunificano corpo e mente tramite la consapevolezza del corpo e del respiro. Che può essere estesa al collegamento fra respiro e sensazioni corporee con  emozioni, pensieri, convinzioni, stati d’animo. 

La struttura della giornata è  rilassante e divertente, il tempo vola, e alla fine  si esce  riposati e ricaricati,  quello che definisco “effetto beautyfarm”. Non solo: gli strumenti che vengono proposti nella giornata possono essere poi usati da sé in seguito, riproducendolo a volontà.

L’impostazione crea un ambiente collaborativo
in cui si mettono in comune risorse,
ci si sente sostenuti
e si impara a dare sostegno a se stessi.

Si comincia con una chiacchierata di gruppo (brainstorming) a cui tutti contribuiscono    con esperienze e osservazioni generali. In questo modo “scaldiamo i motori” ed è più facile approfondire gli aspetti personali, che vengono scritti sul proprio quaderno per riflettere su di sè privatamente. Una volta inquadrati i problemi vengono forniti strumenti pratici, efficaci e straordinariamente semplici (ma spesso mai utilizzati abitualmente). Ci saranno momenti di rilassamento, trucchi sorprendenti per abbassare il livello di stress, pratiche molto semplici col respiro e la visualizzazione dagli effetti rigeneranti

Applicati tutti insieme questi strumenti portano
dalla concentrazione sul problema all’apertura alle soluzioni.

 L’orario di inizio giornata è PUNTUALE alle 9.30, che significa arrivare un quarto d’ora prima per completare le formalità di iscrizione e sistemarsi , e si finisce puntuali alle 16.30. All’ora di pranzo c’è un intervallo – ognuno può portare per sé e mangiamo insieme.

Saremo ospiti di Monica Gentili,
che si occupa dell’organizzazione
e che potete contattare al   347 375 46 71

 

NB: I CORSI AVVENGONO SE CI SONO I PARTECIPANTI.

Spesso si dà per sontato che il corso avvenga, e ci si iscrive all’ultimo:
questo  crea qualche problema a chi organizza,
ma anche a chi si iscrive:
può capitare di rimanere fuori
per raggiungimento del numero massimo
o che non si confermi il corso per mancanza di iscritti
per poi scoprire che avevano intenzione di venire
ma non l’avevano comunicato…
Chi organizza ha bisogno di poter dare risposte certe
a chi si vuole iscrivere. 

Abbiamo pensato a una soluzione  antistress per tutti: 

per chi si iscrive entro il 15 aprile c’è uno sconto del 20%:
è il pagamento più conveniente per chi partecipa,
e permette a noi che proponiamo di fare tutto per bene

Anche per chi si iscrive entro il 30 aprile c’è uno sconto, del 10%

appena si raggiunge il numero minimo il corso è confermato.

Chi si aggiunge dopo il 30 aprile  è il benvenuto,
paga il prezzo intero fino a raggiungimento del numero massimo (che è solo 15 persone, altro motivo per prenotarsi con anticipo).

 

 

 

Antidoto allo stress 2020

 

UN ASCENSORE COME ANTIDOTO ALLO STRESS

Un incontro ogni due mesi circa per una gestione ottimale dello stress  usando come riferimento il sistema dei chakra
Orario: 11-17 con pausa pranzo di 1 ora

Condotto da Silvia Scagliotti

1° MARZO 2020   L’ASCENSORE:
il sistema dei chakra come padronanza della consapevolezza e ottimizzazione del rapporto energia materia. Una griglia di riferimento che permette di orientarsi (punti deboli da rinforzare, eccessi da limare, punti di forza da coltivare). Facilita moltissimo la gestione dello stress e lo sviluppo dei propri doni

26 APRILE 2020
LA SALUTE E IL CORPO, LA CASA E LA PROSPERITÀ:
Il primo chakra
     Radicarsi nella fiducia
(Antidoto ad ansia/paure)

7 GIUGNO
IL PIACERE COME ANTIDOTO ALLO STRESS E NAVIGATORE
: Secondo chakra
Seguendo ciò che ci appassiona creiamo una bella vita
(Antidoto a rigidezza e tensioni)

2 AGOSTO
VOLERE È POTERE
:
Il terzo chakra.
Come gestire la rabbia perché diventi
ambizione, determinazone e successo
(Antidoto allo stress)

4 OTTOBRE
AUTOSTIMA & AMORE SENZA CONDIZIONI
:
Il quarto chakra.
La fonte dell’amore è dentro di noi,
al centro del cuore, siamo sempre al centro dell’amore.
(Antidoto alla solitudine)

29 NOVEMBRE
LA VITA COME ARTE, ESPRIMERE I PROPRI DONI:

Il quinto chakra
la sede della comunicazione e della creatività
ci permette di superare i conflitti con eleganza
(Antidoto alla noia)

31 GENNAIO 2021
LA CHIAREZZA DELLA VISIONE,
IL POTERE DELLA VISUALIZZAZIONE
:
Il sesto chakra.
I confini fra il nostro aspetto volitivo e quello ricettivo
si compongono nella visione
e nella capacità di realizzare i desideri
(Antidoto alla “sfortuna”
che è solo proiezione del passato nel futuro )

28 MARZO
IL PARADISO IN TERRA, ESSERI UMANI
:
Il settimo chakra.
Siamo esseri spirituali che fanno un’esperienza umana,
e quando siamo in contatto con la nostra essenza spirituale
ci sentiamo completi e felici
(Antidoto alle limitazioni)

30 MAGGIO
EVOLUZIONE E
MAN IFESTAZIONE:
Prendere l’ascensore invece di andare a piedi:
massimo risultato col minimo sforzo.
Quando armonizziamo spirito e materia tutto è più facile

SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Antidoti allo stress per
SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

 

Dappertutto si sente parlare di SARS-CoV-2 il virus che causa coVid19, questo demone (come lo ha definito il capo dello stato cinese) che sembra invincibile, contro cui siamo in guerra. Si descrive l’umanità come disarmata perché non ci sono vaccini per fermarlo né medicine per curarlo, e sembra che tutti dimentichino l’argine interno a virus e patogeni in genere: il sistema immunitario.

Ci sono pratiche piacevolissime che possono dare un ottimo sostegno al sistema immunitario e che utilizzate insieme alle norme igieniche raccomandate dal Ministero della Salute ci danno  la possibilità di fare argine alla diffusione del virus, per il nostro bene e per proteggere chi è più vulnerabile. È paradossale che ci volesse un virus come questo per evidenziare quanto siamo tutti interconnessi.

COME FARE A NON PRENDERE SARS-COV-19?

Risposta: siamo pieni di virus batteri e microorganismi vari ovunque: da pelle e mucose sulla superficie del corpo all’interno del tubo digerente. Quando siamo in buona salute è perché il SISTEMA IMMUNITARIO, questa meraviglia che abbiamo dentro di noi, fa piazza pulita di quelli che proliferano troppo e ammazza stecchite le novità di stagione che cercano di invaderci. Perché un virus possa agire indisturbato bisogna che il sistema immunitario sia più o meno disabilitato (la maggior parte delle persone che sono morte di coVid19, la malattia causata dal virus, erano molto anziane, con gravi patologie pregresse e immunodepresse).

 

C’È UNA CURA?

Non ci sono farmaci che curino i virus (gli antibiotici NON fanno niente ai virus- vengono usati in caso di infezioni batteriche che si aggiungano al virus). Circa l’80% dei casi di coVid19 hanno sintomi così blandi che non vengono considerati neanche influenza, e come per il raffreddore si aspetta che passino. In ospedale vengono ricoverati solo quelli con le sintomatologie più gravi, e vengono sostenuti (a volte tenuti in vita in rianimazione) fintanto che il sistema immunitario non ce la fa a reagire e debellare il virus. QUELLO CHE CI FA GUARIRE DAI VIRUS E’ UN SISTEMA IMMUNITARIO CHE FUNZIONI A DOVERE. E LA BUONA NOTIZIA E’ CHE LO SI PUO’ SOSTENERE

 

COME SI SOSTIENE IL SISTEMA IMMUNITARIO?

In molti modi, meglio se tutti insieme. Tanto per cominciare ci sono montagne di studi scientifici che indicano nel BUON SONNO uno dei fattori fondamentali per un funzionamento ottimale del sistema immunitario: e non solo perché dormendo il corpo si ripara e rigenera, ma anche perché nel sonno le cellule T sono più efficaci nell’eliminazione dei patogeni. Il sonno è un argomento molto studiato dalle neuroscienze in un’epoca in cui la cosiddetta produttività è considerata molto più importante del riposo. Studi recenti provano che 20 minuti di riposino postprandiale elevano in maniera significativa la produttività sul lavoro (la pennica è sdoganata!). Gli studi sulla relazione fra stress e indebolimento del sistema immunitario non si contano, ma lo sappiamo tutti che la deprivazione da sonno e la stanchezza eccessiva ci rendono più vulnerabili al raffreddore, all’herpes labiale o all’influenza (virus anche loro, parenti poveri della star del momento).

Vale la pena di menzionare che studi altrettanto innumerevoli ci ricordano che l’innalzamento della temperatura corporea da un lato facilita il lavoro del sistema immunitario nel rispondere a un attacco, e dall’altro rende la vita difficile a virus e batteri. Adoro leggere divulgazione scientifica, soprattutto sul funzionamento del corpo umano, e trovo affascinante la perfezione di come è organizzato il corpo, e di quante risorse abbia.

Altro sostegno al sistema immunitario sono LE RISATE. Si, avete letto bene. Il vecchio adagio che il riso fa buon sangue ha a che vedere col fatto che una bella risata di pancia stimola il nervo vago, a sua volta interruttore del parasimpatico (la parte del sistema nervoso autonomo che attiva rilassamento e rigenerazione).

Naturalmente il miglior sostegno al sistema immunitario viene proprio dalla sana alternanza fra attivazione delle due componenti del sistema nervoso autonomo: la reazione da stress (attacco-fuga) disattiva tutto ciò che ci può distrarre dall’ attaccare o fuggire efficacemente, fra cui quisquilie come l’apparato digerente e il sistema immunitario, che vengono riattivati quando si passa al sistema parasimpatico, che ripara e rigenera (per una trattazione un po’ più estesa  andate alla voce di menù “gestione dello stress”), e qui arriviamo al punto: se siamo in preda al panico perché viviamo il virus come una minaccia incombente siamo in uno stato di allarme e costante attivazione del sistema di attacco fuga, in uno stato di stress grave. Questo rende più difficile usare al meglio le risorse del sistema immunitario. In pratica più ho paura del virus più sono sotto stress più gli srotolo un bel red carpet. PER SOSTENERE AL MEGLIO IL SISTEMA IMMUNITARIO BISOGNA FAR CALARE LO STRESS.

 

COME SI FA A FAR CALARE LO STRESS?

Non ho usato a caso il verbo calare, perché si parla di calo dello stress: uno stress sostenuto a lungo distrugge la salute, e crea assuefazione. La vita contemporanea è un esercizio di stress sostenuto a lungo, una vera e propria dipendenza chimica dall’adrenalina (imitata da sostanze stupefacenti non a caso molto diffuse, come la cocaina, o in passato le anfetamine). Di più, siamo tutti costantemente bersagliati da stimoli stressanti, per cui se vogliamo dare una mano al sistema immunitario è bene imparare a CREARE AUTONOMAMENTE un CALO DELLO STRESS. Nel mio lavoro faccio veri e propri corsi per creare un antidoto allo stress. Lo stress è utilissimo se è in musura molto inferiore a quello che sta devastando la salute pubblica nei paesi cosiddetti avanzati. È come il peperoncino: non mangiamo un piatto pieno di peperoncino, lo usiamo come condimento. Lo stress dovrebbe essere in un grafico un picco con caduta. E’ LA CADUTA DELLO STRESS CHE RIPORTA AL BENESSERE. Vi propongo tre strumenti pratici per generarla dal di dentro, indipendentemente dalle condizioni esterne.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di Sakya Trizen

LA COSA PIU’ SEMPLICE E PIU’ FACILE
PER INDURRE UN CALO DELLO STRESS È
AGIRE SUL RESPIRO.

Una caratteristica dello stress prolungato (che spesso genera sintomi come l’ansia) è che il respiro è corto, affrettato, e molto alto nel petto, praticamente clavicolare, perché c’è tensione nel diaframma che non si abbassa e quindi non permette l’espansione dei polmoni nell’inspirazione. Fare dei respiri lunghi è difficile. Il trucco è prolungare l’espirazione facendola durare il doppio dell’inspirazione: se inspirando riesco a contare fino a due, farò durare quattro l’espirazione, se riesco a inspirare con un conto di tre espirerò facendo durare sei l’espirazione e così via. All’inizio non è semplice, ci vuole una certa concentrazione. Con la pratica diventa uno strumento formidabile, un calmante naturale. Un esercizio interessante è fare un minuto così, espirando in un tempo doppio dell’inspirazione, ogni ora. È un esercizio di consapevolezza non da poco, ma oggi con le sveglie dei telefonini si può fare. Oppure si possono fare 5 minuti al risveglio, cinque minuti a metà giornata (prima di mangiare diamo un aiuto allo stomaco), cinque minuti al rientro a casa o all’ora di dormire. Come le risate attiva il nervo vago, che a sua volta accende il sistema parasimpatico e le sue belle funzioni, facilitando anche il sonno. Più lo si pratica abitualmente più diventa efficace. Costo: zero (scrivo in Liguria e qui è una cosa importante).

 

UNO STRUMENTO MOLTO POTENTE È L’USO DELLA VISUALIZZAZIONE.

Si tratta di guidare la mente e portare l’attenzione su un ricordo piacevole (che sia solo piacevole, senza collegamenti tristi) che può essere preso dal proprio passato o da un film preferito, o su un’immagine piacevole, un paesaggio amato, un fiore, il mare. Volendo essere splendidi si può collegare l’espirazione prolungata alla visualizzazione per un effetto potenziato. E naturalmente siccome usiamo l’immaginazione anche qualcosa di completamente immaginario vale, basta che evochi solo sensazioni e collegamenti positivi. Le neuroscienze insegnano che per il cervello un’immagine che vediamo nella realtà o una che immaginiamo ad occhi chiusi accendono esattamente le stesse aree – non c’è differenza. È un’illusione? Certo! Ma perché no? Mi concedo una mini vacanza, pochi minuti in cui porto la mia attenzione su qualcosa di molto piacevole e tranquillizzante, e anche qui lo stress cala.

 

LA MEDITAZIONE NATURALMENTE È IL MASSIMO.

Qui devo spiegare cosa intendo per meditazione: una forma di educazione che genera l’abitudine a quietare la mente, portando l’attenzione al corpo e al respiro. Ci sono infiniti modi di meditare, e chi ha già un suo metodo preferito è bene che usi quello. Per chi è alle prime armi sul mio canale youtube ho messo diverse meditazioni guidate: usate quotidianamente abituano a disciplinare la mente, generando il calo dello stress a piacimento. Cliccando il titolo si va direttamente alla meditazione.

La più breve è meno di dieci minuti    (meditazione di allineamento e centratura), le altre durano circa un quarto d’ora, facilmente inseribili anche nelle giornate più piene.

Ce n’è una, in particolare, per passare dallo stato di cupezza in cui può essere facile cadere in questo periodo alla calma (meditazione per accendere la luce), e ce n’è un’altra per aiutare a prendere sonno ( meditazione della buona notte). Un sostegno amorevole, un aiuto e un appoggio che possiamo darci da soli.

 

 

LUTTO

DOMENICA 17 NOVEMBRE 2019

LUTTO: la ricchezza dell’amore che vive in noi

Settimo di sette incontri per sviluppare un antidoto allo stress
Con Silvia Scagliotti

 

Nella nostra cultura i cimiteri sono luoghi tristi e inquietanti
da cui stare lontani.
In messico per la festa dei morti fanno teschi e ossa
di zucchero filato, statuette coloratissime
e picnic sulla tomba del caro estinto che continua così ad essere coinvolto nella vita di famiglia.

Innumerevoli culture sono basate sul culto degli antenati.
Nel tantrismo si conservavano in casa le ceneri dei morti di famiglia,
inanellando inestricabilmente la morte e la vita, lo Spirito e la carne.

Ai nostri tempi la morte è tabù, e così la vecchiaia e la malattia.
E se la morte non fosse che una tappa?
Una trasformazione per un nuovo inizio?

Non c’è bisogno di essere religiosi per essere vivi,
ma curiosamente la stessa cosa che prepara a una buona morte
è l’ingrediente essenziale per una buona vita:
vivere accogliendo il Mistero che è la vita.

Meglio ancora se si vive con consapevolezza e presenza,
imbevendo la quotidianità di Spirito, che si traduce in energia vitale,
oltre che nella parte che rimane viva dopo la morte.

 

Presso il centro Sentiero Luminoso via Meirana 3
Genova Pontedecimo
Orario: 10-13   14.30-17.30
Per maggiori informazioni www.silviascagliotti.it
+39 329 97 84 510

ANTI(doto allo)STRESS

 


Sette incontri per sviluppare
un antidoto allo stress

Presso il Centro SENTIERO LUMINOSO a Ge Pontedecimo
Con Silvia Scagliotti

28 OTTOBRE 2018
SONNO: dormire come angioletti 

9 DICEMBRE 2018
RESILIENZA: imparare l’incoraggiamento
10 FEBBRAIO 2019
RELAZIONI: da sogni e incubi a specchi
7 APRILE 2019
AUTO-STIMA: imparare a valutare se stessi giustamente 
9 GIUGNO 2019
ALLEGGERIRSI: piacere, gioia e fiducia
29 SETTEMBRE 2019
POTERE PERSONALE:
scegliere e realizzare i propri obbiettivi
 
17 NOVEMBRE 2019
LUTTO: la ricchezza dell’amore che vive in noi

Si può partecipare a tutto il programma o a incontri singoli.
Ogni volta si prende in esame un’area che può essere fonte di stress
e si fa pratica degli strumenti per affrontarla 

Per maggiori informazioni
Silvia Scagliotti 3299784510  o per il Centro +39 3495211639
o leggere sotto
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE
SULL’ANTIDOTO ALLO STRESS IN 6 PUNTI:

STRESS E ANTISTRESS(luoghi comuni)
ANTIDOTO ALLO STRESS (come far cadere i picchi di stress)
PERCHE’ UN PERCORSO IN PIU’ INCONTRI?
TUTTO O UN PO’? ( partecipare una tantum o a tutto il percorso)
COSA SI FA NEGLI INCONTRI?
PREISCRIZIONE = SCONTO
(perché i corsi avvengono se ci sono i partecipanti)

 Li trovate qui sotto

 STRESS e ANTISTRESS lo stress è il nemico da battere e scusa ufficiale per tutto quello che non va, e l’antistress è una comoda categoria fra le più usate per vendere qualsiasi cosa. Quello che nessuno dice è che la nostra società è basata sullo stress (per info più precise di cosa sia vedi voce di menù “gestione dello stress” sul mio sito) STRINGI I DENTI E VAI AVANTI è un’esortazione molto comune, saper fare il MULTITASKING e LAVORARE BENE SOTTO PRESSIONE è obbligatorio, PRESTO E BENE è la legge,   RISPONDE ENTRO UN’ORA su internet è caratteristica fondamentale di affidabilità. Ci si lamenta che la gente sia iperconnessa, ma è praticamente richiesto. Quindi se poi una persona mi arriva in studio solo quando il corpo manifesta sintomi allarmanti, magari mandata dal medico perché non dorme e non risponde alle cure ci sarà un perché: lo stress è un’attivazione costante del sistema nervoso simpatico, che ha lievi effetti collaterali come la perdita del sonno e della salute, ma permette di rispondere alle richieste che ci vengono da tutto intorno. BARCOLLO MA NON MOLLO è un po’ il motto condiviso, a tutto scapito della salute fisica, emotiva, psichica e relazionale.

ANTIDOTO ALLO STRESS Ma allora, che si fa? Si impara a rispondere correttamente allo stress, creando “CADUTE DELLO STRESS” CHE LO INTERROMPANO CAMBIANDO IL RITMO PER PERMETTERE RIPOSO E RIGENERAZIONE. La capacità di far questo si chiama resilienza, e richiede CONSAPEVOLEZZA per essere messa in atto. Consapevolezza… ma è quello che insegnano pratiche come yoga, tai chi, rebirthing, minfulness, meditazione, biofeedback… Esatto: alcune fra le pratiche più antiche del mondo (yoga e tai chi sono in giro da svariate migliaia di anni) riunificano corpo e mente tramite…. La consapevolezza! Esatto! E più precisamente consapevolezza del corpo e del respiro. Il Rebirthing, che pratico e insegno da una trentina d’anni, estende questa consapevolezza al collegamento fra respiro – sensazioni corporee – emozioni – pensieri e convinzioni.

PERCHE’ UN PERCORSO IN PIU’ INCONTRI?  Perché ci vuole pratica per imparare: siamo immersi in una cultura basata sullo stress, quindi perché consapevolezza e resilienza diventino automatiche bisogna esporsi a informazioni insegnamenti e pratiche alternative, ed esercitarsi, perché solo con la ripetizione si sviluppa la capacità di rispondere bene in situazioni stressanti. Molti pensano che l’alternativa allo stress sia vivere in vacanza, ma non sanno che anche l’attivazione esclusiva del sistema nervoso parasimpatico (pur collegato al relax) è  fonte di patologia. La chiave della buona salute è l’alternanza: sapersi rilassare a fine giornata per esempio, permette un sonno profondo, in cui il corpo fa tutte le sue riparazioni. Non consiglierei a nessuno di rilassarsi e chiudere gli occhi alla guida di un’auto: lì una bella attivazione del sistema simpatico serve, acuendo l’attenzione e i riflessi. L’esempio che faccio sempre è quello di elettrocardiogramma e simili: la linea retta così cara all’efficientismo richiesto dalla vita di tutti i giorni  in quel tipo di esami lì è un pessimo segno, mentre il tracciato che alterna picchi e cadute entro certi parametri è indice di salute. Dobbiamo imparare a cambiar ritmo con disinvoltura, e per farlo, come per generare qualsiasi nuova abitudine, ci vuole esercizio e ripetizione.

PERCORSO O INCONTRI SINGOLI?  Premetto che incoraggio a fare l’intero percorso perché l’esperienza mi ha fatto constatare che rende molto. Un impegno regolare, anche se così leggero, dà risultati molto superiori a quel che ci si potrebbe aspettare. In corsi passati i partecipanti constatavano miglioramenti anche in molti aspetti delle loro vite non trattati nei corsi, semplicemente perché gli appuntamenti regolari aprono le porte al sostegno interno e all’attivazione di parti positive di sé che altrimenti non vengono stimolate nella vita di tutti i giorni. Per non parlare dello spirito di gruppo che si forma quando si incontrano sempre gli stessi partecipanti. Anche quella è una forma di sostegno e condivisione all’esterno che poi si modella e viene assorbita all’interno di ogni individuo. Ciò detto ho scelto di lasciare aperta la partecipazione , che ognuno venga agli incontri che sceglie, perché spesso chi ne ha più bisogno ha anche più difficoltà a concedersi questo tipo di spazi, e poco è infinitamente meglio che niente. In più con le vite impegnate di oggi ci possono essere problemi con altre date, e chi non ha mai fatto niente può fare un assaggio di una giornata senza doversi impegnare per quelle seguenti.

COSA SI FA NEGLI INCONTRI?  La struttura è la stessa ogni volta (molto rilassante), anche se i contenuti cambiano. Ho cercato di trattare in un numero limitato di incontri alcune delle aree che incontro costantemente come causa di stress nelle persone con cui lavoro. Ogni giornata è stata pianificata con l’obbiettivo di insegnare divertendo, e di praticare il più possibile gli strumenti che fornisco, così da ottenere quello che chiamo “effetto beautyfarm”. Questi incontri lungi dall’essere stancanti sono divertenti, e il tempo vola. L’impostazione crea un ambiente collaborativo in cui si mettono in comune risorse, per cui ci si sente sostenuti, e si impara a dare sostegno a se stessi. Ogni volta si individuano le caratteristiche della problematica in una riunione di gruppo (un tempo le chiamavano brainstorming) a cui tutti contribuiscono creando un bel cartellone   con esperienze e osservazioni generali. In questo modo “scaldiamo i motori” ed è più facile approfondire gli aspetti problematici personali, che vengono confidati alla privacy delle pagine di un bel quaderno: non tutti si sentono a proprio agio nel mettersi pubblicamente in discussione, e inoltre la scrittura a volte rivela aspetti a cui non si sarebbe pensato. Una volta inquadrati i problemi vengono forniti strumenti pratici, efficaci e straordinariamente semplici (ma spesso mai utilizzati abitualmente). Applicati tutti insieme questi strumenti portano dalla concentrazione sul problema all’apertura alle soluzioni. Si tratta sempre di varianti sul tema consapevolezza – respiro – corporeità. A questo punto di nuovo c’è uno spazio in cui vengono messe in comune saggezza e intuizioni, in un puzzle a più voci che crea un quadro di sostegno e resilienza. Le risposte vengono da dentro, ma insieme è sempre più facile. All’ora di pranzo c’è un intervallo di un’ora e mezza, in cui far due passi, mangiare insieme o da soli: volutamente non è organizzato per lasciare il tempo di prendersi tempo e di scegliere cosa e dove mangiare. In fondo gli incontri son di domenica. L’orario è sempre lo stesso: 10-13 e 14.30-17.30.

I CORSI AVVENGONO SE CI SONO I PARTECIPANTI Negli anni chi organizza corsi in questo ambito verifica una tendenza standardizzata: gran parte dei partecipanti decidono all’ultimo momento,  penso perchè all’idea di “corso” si associa la scuola, che è sempre lì a disposizione.  Neglianni 80 e 90 questo significava che alcuni rimanevano fuori per raggiungimento del numero massimo, recentemente capita che non si confermi il corso per mancanza di iscritti per poi scoprire che se ne sarebbero presentati abbastanza ma non l’avevano comunicato… Inoltre chi organizza ha bisogno di poter dare risposte certe a chi si vuole iscrivere.

Essendo genovesi abbiamo pensato a una soluzione anche questa antidoto allo stress per tutti: è richiesta adesione con caparra tre settimane prima (la caparra è non restituibile, ma riutilizzabile per un corso seguente se lo stress vince e l’influenza colpisce); a quel punto se si raggiunge il numero minimo il corso è confermato. Se qualcun altro si aggiunge dopo è il benvenuto fino a raggiungimento del numero massimo (il centro è piccolino). Chi paga con le tre settimane di anticipo ha uno sconto del 20%, chi si iscrive dopo paga il prezzo intero. Così noi saremo in grado di confermare o meno le date con largo anticipo, offrendo anche un bel risparmio a chi si iscrive per tempo.

Potere Personale

DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019

Scegliere e realizzare i propri obbiettivi.

Sesto di sette incontri
per sviluppare un antidoto allo stress
Con Silvia Scagliotti

 

Per molti dopo la ripresa dalla pausa estiva
settembre è l’inizio dell’anno lavorativo,
il momento in cui si fa il punto della situazione
e si stabiliscono obbiettivi,
e come gennaio settembre è spesso il mese dei buoni propositi,
da implementare dall’autunno in poi.
E come a gennaio spesso vengono disattesi e dimenticati
nel giro di poche settimane o giorni!
Col risultato che
a) le cose non cambiano,
b) spesso non ce ne accorgiamo,
c) se ce ne accorgiamo la nostra autostima cala pericolosamente.

Quello che molti non sanno è
che un obbiettivo per essere realizzato richiede
un cambio di abitudine,
e le abitudini sono forze invincibili… se non si sa come prenderle. Dedicheremo la giornata a scoprire che le “resistenze” al nuovo
altro non sono che assestate abitudini,
e la tecnologia per cambiarle.
Porsi obbiettivi è importantissimo, e non solo nel lavoro:
ci permette di scegliere dove andare nella vita,
e che strada fare per arrivarci.

Il risultato di queste scelte e del portarle avanti
è sentirsi più soddisfatti e realizzati.
Lettura suggerita per prepararsi alla giornata,
dal blog del mio sito, a cui accedere cliccando sul titolo
Legge di Murphy e Legge di Attrazione

Presso il centro Sentiero Luminoso via Meirana 3
Genova Pontedecimo
Orario: 10-13   14.30-17.30
Per maggiori informazioni www.silviascagliotti.it
+39 329 97 84 510

Antidoto a soggetto

Questo è il periodo migliore dell’anno
per dedicare tempo a se stessi
facendo luce sulle strategie migliori
per affrontare un aspetto stressante della propria vita

Posto che lo stress non si può eliminare,
né tantomeno si possono eliminare
le persone che ce lo procurano

Antidoto allo stress significa trovare vie nuove
per gestire invece che subire,
 imparare strumenti efficaci
per avere accesso a spazi di calma e di forza interiore

Sono strumenti portatili:
una volta appresi possono essere applicati in autonomia
e sono la vera
vacanza dallo stress

Legge di Murphy e Legge di Attrazione

 

 

 Parecchi anni fa (negli US 1977,  in Italia 1988) uscì una serie di libri comici di grande successo: l’autore era Arthur Bloch. Il primo si chiamava La legge di Murphy, ed enunciava “se qualcosa può andare storto lo farà”. In seguito apparve La legge di Murphy sull’amore, col sottotitolo: “Se ti può andare buca lo farà” e altri.   Ancora oggi è un riferimento, e tutti capiscono quando viene citato. Io ne raccomando la lettura a chi studia con me e ha propensioni troppo forti al pessimismo. Perché hanno avuto così tanto successo questi libretti, e perché fanno così ridere? Ma perché tutti abbiamo giornate sfortunate, in cui tutto ci va storto, e il rispecchiamento provoca sollievo, e il sollievo risate, ottimo antidoto allo stress.

Un altro motivo di questo successo penso sia la propensione del cervello umano a cogliere e ricordare elementi e giudizi negativi dando loro più risalto che a quelli positivi: i ricercatori lo chiamano “negativity bias” (letteralmente “pregiudizio negativo” non c’è una traduzione ufficiale, viene usato in inglese anche negli articoli scientifici italiani) e pare che ci vogliano cinque rinforzi positivi per annullare un solo giudizio negativo. Negli studi scientifici al riguardo c’è chi sostiene che dipenda dall’evoluzione che alle origini dell’umanità ci ha plasmati per la sopravvivenza in ambienti estremamente ostili: cogliere gli elementi negativi ed essere all’erta nel prevedere i pericoli era necessario per sopravvivere, e quindi il cervello dà la precedenza agli input negativi per poter far fronte alla minaccia che segnalano.

 

Una parte della nostra mente è continuamente attiva nel cercare di prevedere – prevenire – controllare come vanno le cose. Se a questo si aggiunge che più o meno tutti tendono a immaginare che nel futuro si ripetano le esperienze del passato, finisce che se si è vissuto un evento sfortunato nel passato si teme che si ripeta in futuro. Da temere che si ripeta a cominciare ad aspettarselo è un attimo… Ma perché concentrarsi così tanto sulla negatività? L’ho sentito dire da tante persone: se mi creo aspettative positive e poi non si realizzano provo delusione e frustrazione. Se invece mi aspetto il peggio posso far fronte e cavarmela meglio. E nessuno sembra cogliere l’aspetto paradossale che c’è nel dedicarsi intensamente alla preoccupazione e ai provvedimenti per il negativo da evitare invece di concentrarsi in positivo su ciò che vorrebbero veder realizzato. D’altronde non è una novità: non dicevano i Romani “si vis pacem para bellum”?

 

C’è un’altra serie  di best sellers famosi, che trattano di un’altra legge, quella di attrazione, che ha destato molte controversie per il modo in cui è stata presentata nel film e nel libro che le hanno dato risonanza mondiale: The Secret (titolo in inglese anche per l’edizione italiana), uscito nel 2006. La coordinatrice Rhonda Byrne insieme a un certo numero di autori famosi nel campo sostengono che “si attrae ciò su cui ci si concentra”, e che tutti i desideri si avverano, basta volerlo.  Dopo un iniziale grandissimo successo commerciale se ne è sentito parlare sempre meno, perché i risultati che si avevano applicandone i principi erano poco consistenti: per alcuni effettivamente desideri e obbiettivi si avveravano come per magia, mentre per altri (la maggior parte) non succedeva niente, e per quanto si concentrassero, facessero visualizzazioni e si ripetessero frasi positive le cose purtroppo non cambiavano, e la frustrazione era molto forte.Capita a molti di cercare di cambiare in meglio la propria vita e che i risultati non arrivino pur impegnandosi. In questi casi sembra che la Legge di Murphy batta la Legge d’Attrazione uno a zero. Anche per la realizzazione di desideri e obbiettivi sembra proprio che se qualcosa può andare storto lo farà.

 

Veniamo ora al testo originale della legge d’attrazione, Ask And It Is Given del 2004 (Chiedi e ti sarà dato, vedi nota alla fine del prossimo paragrafo). Ci ha messo più tempo ad arrivare in classifica, ma è diventato anche lui un best seller, con un successo più duraturo di The Secret, e un corollario di corsi che tuttora attraggono grande partecipazione in tutto il mondo occidentale. Chiedi e ti sarà dato come La legge d’attrazione (2008) e gli altri della serie sono testi canalizzati (i testi canalizzati esistono da sempre: in epoche remote li scrivevano i Profeti, che in vita di solito erano perseguitati, ma poi pubblicati nella Bibbia). Gli autori che figurano in copertina, Esther e Jerry Hicks, erano una coppia di persone soddisfatte della vita, benestanti e curiose, che a metà degli anni ’80 avevano iniziato a praticare la meditazione per gli effetti di rilassamento e benessere che procurava. Dopo nove mesi di pratica Esther cominciò a sentire un contatto che le ricordava le sensazioni provate in una seduta di canalizzazione in cui una signora che non la conosceva affatto le aveva dato spiegazioni con riferimenti estremamente personali ed accurati. Man mano che Esther sentiva più precisamente il contatto, suo marito Jerry la subissava di domande. Le entità che rispondevano tramite Esther sostenevano di essere un gruppo di esseri mai incarnati, che esistevano al fine di aiutare gli umani nel viaggio dell’incarnazione, e avendo bisogno di un nome lei cominciò a chiamarli “gli Abrahams”. Ascoltando su YouTube le registrazioni dei primi anni si sente Jerry fare domande su tanti argomenti, ed Ester fornire risposte, informazioni e insegnamenti. In seguito gli insegnamenti si sono concentrati principalmente sulla “Legge d’Attrazione”, perché secondo queste guide fa parte di ciò che serve attualmente per l’evoluzione dell’umanità.

Si chiama legge d’attrazione perché spiega come attraiamo a noi tutto quello che ci succede, in positivo e in negativo (e questa è una notevole differenza rispetto a The Secret, in cui si parlava solo del positivo): “attrai ciò alla cui frequenza vibri” laddove “frequenza” semplificando un po’ può essere tradotto come “stato emotivo”. Secondo gli Abrahams, ogni volta che esprimiamo un desiderio nella vita di tutti i giorni (sia consapevolmente e intenzionalmente che automaticamente, senza accorgercene, magari in reazione a qualche accadimento), l’Universo prende nota, e mette a disposizione la realizzazione di quel desiderio. La capacità di ricevere della persona determina uno di due risultati: o la manifestazione, anche istantanea se non ci sono ostacoli interni, o la messa in attesa in una specie di deposito: la consegna dipenderà dallo stato di ricettività della persona. Nota curiosa sul titolo del primo libro italiano sulla legge d’attrazione: Ask and it is given

 

 

 

 

 

dovrebbe essere tradotto chiedi e ti è già stato dato e non chiedi e ti sarà dato. Ho tradotto alcuni libri e tanti corsi tenuti da insegnanti anglofoni, e presto molta attenzione a come l’uso del linguaggio plasmi il pensiero. C’è una bella differenza fra “ti è già stato dato” e “ti sarà dato”.

Se desideriamo tanto qualcosa ma non facciamo altro che ribadire la nostra ansia per i  problemi che potrebbero sorgere, per tutto quello che potrebbe andar storto direbbe Bloch, quanto spazio rimane per ricevere la realizzazione in positivo del nostro obbiettivo? Ben poco.

È la frequenza che permette di accogliere la realizzazione del desiderio. Gli Abrahams definiscono “vortice” lo stato ricettivo perfetto: uno stato di pace e gioia indipendente dalle condizioni esterne, dovuto all’allineamento spirituale, laddove il vortice è il contatto con la dimensione spirituale, con la propria Fonte, e in quello stato non c’è ansia, non c’è nervoso o preoccupazione, solo la serena certezza di essere tutt’uno col mondo, anche se è riduttivo esprimere a parole qualcosa di intensamente non verbale come il contatto con l’essenza.

Quindi paradossalmente il modo migliore per realizzare un desiderio è sentirsi bene, in pace e sereni, in uno stato paragonabile alla gratitudine e soddisfazione che proveremmo se il desiderio si fosse già realizzato. Uno stato di gratitudine che preceda la materializzazione del desiderio nella nostra cultura non ha senso, ma lo ritroviamo nelle interviste che Gregg Braden riporta ne L’effetto Isaia (in cui chiede ad esponenti di culture fra le più antiche del pianeta, dai buddhisti tibetani ai nativi americani di descrivere cosa intendano per “preghiera”). In queste culture in cui la spiritualità è parte integrante della vita lo stato di preghiera è la gratitudine, perché considerano automaticamente ricevuto ciò che chiedono, aspettarsi di ricevere è per loro tutt’uno col chiedere.

Riassumendo: il primo passo è chiedere, il secondo è che l’Universo mette a disposizione nel vortice. Nel terzo passo si riceve entrando nel vortice. E come si entra nel vortice? Con l’allineamento al mondo spirituale. A questo fine da millenni si pratica la meditazione come connessione alla Fonte, a quel qualcosa in più, che va oltre i limiti umani, il luogo dove la nostra Essenza risied

, mentre Abraham-Hicksincludono l’aspetto ben più vasto (e vincente) dello Spirito.

nell’Infinito, che lo si voglia chiamare Grande Spirito, Dio, o Campo Punto Zero. Sul piano pratico questo si traduce in uno stato di serenità lucidità e benessere collegato alla gratitudine come l’uovo alla gallina, difficile dire quale venga prima, anche se si generano a vicenda.

È la riconnessione alla Fonte l’elemento che differenzia la legge d’attrazione spiegata da Abrahams-Hicks da quella enunciata in The Secret : quest’ultimo si concentra solo sulla mente umana, solo sul pensiero, mentre Abraham-Hicks includono l’aspetto ben più vasto (e vincente) dello Spirito.

Quelli che applicando l’idea proposta in The Secret si concentrano sulla realizzazione di un obbiettivo e hanno risultati sono quelli già convinti di poterlo realizzare, che provano entusiasmo all’idea, non hanno dubbi o blocchi e sono inarrestabili per carattere:  per loro è solo questione di tempo tanto la loro fiducia è incrollabile. E infatti c’è un sacco di gente che non ha letto nessuno di questi libri, ignora tutte queste leggi e ottiene splendidi risultati proprio perché ha per carattere quel tipo di atteggiamento.

Gli altri invece, quelli che hanno letto il libro guardato il dvd recitato litanie di pensieri positivi fino a diventar verdi e non hanno avuto risultati sono quelli la cui convinzione è puramente mentale,  e in conflitto con dubbi paure preoccupazioni dominanti… Mi ricordano il protagonista della saga cinematografica Matrix, Neo, quando per la prima volta sfida le leggi di gravità con il salto da un grattacielo all’altro nel programma di allenamento (realtà virtuale in cui però le sensazioni sono fisiche… ci ricorda qualcosa?). Prima di saltare si strofina nervosamente le mani e si ripete meccanicamente che è possibile e ce la può fare. Vuole convincersi, ma il suo linguaggio corporeo esprime chiaramente la sua tensione e le sue vere convinzioni, infatti fallisce miseramente, facendo un bel buco nell’asfalto.

Come ogni eroe che si rispetti però, dopo il superamento di innumerevoli prove che piano piano lo staccano dalle convinzioni limitate sui suoi poteri, all’inizio del secondo film “fa Superman”, e il salto è solo lo slancio che prende per volare più veloce della luce. Ma a quel punto quella è la sua normalità acquisita.

 

 

Tornando alla legge d’attrazione per cui “attrai ciò alla cui frequenza vibri”, il termine “frequenza” va ben oltre il pensiero consapevole, include convinzioni e aspettative profonde, che nel quotidiano si esprimono come emozioni. È lo stato emotivo insieme a qualità di pensieri e aspettative che si ripetono costantemente a determinare la frequenza a cui vibriamo. In positivo come in negativo.

 

Se si esprime un desiderio e poi si passa tutto il tempo a dubitare che possa avverarsi, a provare ansia perché non è ancora successo e frustrazione per gli sforzi considerati inutili perché il risultato non è ancora raggiunto, alla fine vince la legge di Murphy: se qualcosa può andare storto  lo farà, perché la frequenza emotiva è dubbio e timore di non riuscire. Se baso questo timore su quello che mi è andato male in passato non faccio che proiettare il passato nel futuro, e niente può cambiare.

 

Se si esprime un desiderio e si risponde ai timori con l’incoraggiamento, si fa meditazione e piano piano si allenta la presa della preoccupazione, si trovano piccole cose di cui essere grati e si coltiva uno stato di apprezzamento per tutto quello di buono che c’è già (e che molti tendono a dare per scontato), e si guida gentilmente il pensiero a episodi in cui le cose sono andate effettivamente bene, piano piano si coltiva uno stato d’animo sereno, e piano piano il piacere di quella serenità e la gioia di coltivare la gratitudine portano a una frequenza sufficientemente alta da entrare nel vortice, e allora cominciano a succedere un sacco di piacevoli coincidenze, facilitazioni, colpi di fortuna. A quel punto è facile sentirsi sempre più ottimisti, essere colti dall’ispirazione a fare le cose al momento e nel modo giusto… e la realizzazione del desiderio è solo una delle cose belle che succedono di cui essere grati.

 

Ho sentito molti commenti (uno fra tutti la pagina di wikipedia dedicata alla legge d’attrazione) rispetto all’eccessivo materialismo che caratterizzerebbe gli insegnamenti di Abraham-Hicks. In effetti se si ascoltano superficialmente le registrazioni dei corsi le richieste dei partecipanti riguardano tipicamente soldi salute amore: obbiettivi piuttosto terra terra si potrebbe dire. In realtà la risposta costante a queste domande è “entra nel vortice e poi”, che a me sembra un messaggio spirituale. La mia personale lettura è che si tratti di un approccio tantrico molto semplificato nell’esposizione anche se non nella sostanza:   il percorso per entrare e rimanere nel vortice richiede di integrare l’aspetto materiale e quello spirituale fin nell’identità. Abraham-Hicks ribadiscono costantemente che noi siamo Spirito incarnato, e che la componente materiale visibile e analizzabile è solo una parte infinitesimale dell’interezza dell’Essere umano.

 

Fin qui l’esposizione di quello che ho letto sui libri. Trovo ironico di fare un discorso tutto basato sulla realizzazione dei desideri perché non sono mai stati il mio interesse primario. Cominciando a studiare rebirthing nel 1982 cercavo la chiave che mi rivelasse perché le cose nella mia vita erano andate in un certo modo. A differenza della maggior parte della gente con cui frequentavo corsi e  di quelli che in seguito hanno studiato con me il mio desiderio non era migliorare o raggiungere determinati obbiettivi: io volevo capire, e cercavo qualcosa che mi permettesse di farlo. Questo mi ha impegnato in una ricerca profondissima, in cui che mi piacesse o no ho incontrato molti più fattori di quelli che con la razionalità riusciamo a contemplare comodamente. Come direbbe facebook, è complicato. L’essere umano è infinitamente, forse insondabilmente complesso, e le mie ricerche mi hanno portato a modificare un passo per volta la mia immagine del mondo e delle forze che agiscono nel mondo e dentro di noi. Ma questo è un discorso ben più ampio dello scopo di questo articolo, e ne scriverò in seguito.

Mi piace concludere con un’equazione, che nella mia formazione come rebirther è stata fondamentale. Io l’ho sentita enunciare per la prima volta da Binnie Dansby, una insegnante di rebirthing straordinaria, caposcuola di un approccio integrato molto interessante. L’equazione, che finora ho verificato sempre vera nella mia osservazione delle esperienze mie e altrui è questa: “pensiero+energia=risultati”. In questo senso è parente stretta (un altro modo di dire la stessa cosa) della legge d’attrazione di Abraham-Hicks. Perché vale sempre, in positivo come in negativo.

Offre da un lato la possibilità di un cammino introspettivo: ok, se ho prodotto questo risultato quali sono i pensieri e le emozioni (laddove l’emozione è manifestazione di un movimento energetico) che l’hanno generato? Dall’altro ovviamente se ho un obbiettivo, un risultato che desidero, dovrò portare l’attenzione non solo sulla mente di superficie (di cui sono conscia) che ha concepito il desiderio, ma prendere in considerazione come mi sento in proposito, quali emozioni e associazioni suscita in me, quali immagini mi vengono se penso a quando sarà realizzato. Riesco a vederlo realizzato? Come mi fa sentire? Questo permette di includere parti più profonde del mio essere, di cui magari non sono consapevole:  in questo modo il percorso verso la realizzazione di quel risultato desiderato sarà anche un’esperienza di contatto e autoconoscenza che mi offrirà una consapevolezza maggiore di me stessa, e maggiore pienezza.

Tornando al confronto iniziale fra legge di Murphy e legge d’attrazione, si può dire che se mi concentro tanto su quello che temo possa andare storto finirò per vivere nell’ansia. A quel punto per la legge d’attrazione attraggo ciò alla cui frequenza vibro, e cioè proprio quello che temo, e qualcosa andrà storto. Quindi in fondo la legge di Murphy non è che un’applicazione in negativo della legge d’attrazione, che è neutra, una spiegazione di come succedono le cose.

 

Come tanti altri io insegno che portando la consapevolezza sul respiro e sul corpo, praticando rilassamento e meditazione si possono prendere le distanze dall’ansia, e coltivando apertura e incoraggiamento si possono cambiare i risultati. Il bello è che ormai non è più una questione del vecchio modo di pensare che contrappone “realtà” (legge di Murphy) e “illusione” (legge d’attrazione), perché la ricerca scientifica ora è sufficientemente avanzata da registrare i cambiamenti che avvengono nella chimica del sangue e nelle aree stimolate nel cervello quando si medita. Il luogo d’incontro fra pratiche spirituali millenarie e ricerca scientifica sono l’epigenetica, la fisica quantistica, le neuroscienze e in particolare gli studi sulla plasticità cerebrale. Per chi desideri approfondire questi affascinanti aspetti consiglio la lettura di Anatomia della guarigione, di Erica Poli (medico, psichiatra e psicoterapeuta), manifesto della medicina integrata. O anche Le due anime del mondo, di Deepak Chopra e Leonard Mlodinov. Chopra, medico e autore di best sellers di fama mondiale nel campo di spiritualità e salute, si appoggia alla Harvard Medical School per studiare i risultati delle pratiche che insegna nei suoi corsi, e anche Joe Dispenza, famoso per i suoi libri su funzionamento del cervello e abitudini sono anni che studia in maniera scientifica gli effetti della meditazione. Il suo ultimo libro si intitola Diventa Supernatural ed è basato sui risultati di questi studi.

 

In conclusione: meditate, gente, meditate

 

 

 

 

ALLEGGERIRSI

DOMENICA 9 GIUGNO 2019

ALLEGGERIRSI:
coltivare piacere, gioia e fiducia

Quinto di sette incontri
per sviluppare un antidoto allo stress
Con Silvia Scagliotti

 

Con giugno comincia l’estate (almeno teoricamente),
e si avvicinano le vacanze.

Ci vorrebbero tre settimane per potersi riposare abbastanza
da godersele e tornarne ricaricati:
purtroppo non è quasi mai possibile.
E sempre più spesso le persone si ammalano
e hanno problemi durante il week end o durante le vacanze,
perché non staccando mai
l’accumulo di stress è tale che il corpo non ce la fa più
e ha bisogno di scaricarlo,
e l’unico momento in cui può farlo è quando si stacca dal lavoro.
(Vedi nel blog cliccando sul titolo dell’articolo:
Stress da vacanze o vacanze dallo stress?)

Quindi la miglior preparazione per le vacanze
è una bella caduta dello stress
provocata ad arte con nutrite dosi di rilassamento e cura del respiro, e con la costruzione diligente della leggerezza interiore:
magari non si può eliminare ciò che da fuori ci stressa,
ma si possono lasciar andare le reazioni negative
e coltivare atteggiamenti mentali e abitudini emotive
di nutrimento, incoraggiamento e gioia,
per arrivare alle vacanze riposati e alleggeriti
così da poterle vivere con piacere e tornare arricchiti e rigenerati.

Per poi continuare a usare gli strumenti
che applicheremo in questa giornata,
perché se gli orientali parlano di “coltivazione energetica”
forse è ora di scegliere di coltivare aspetti di noi
che ci fanno star bene anche quando non siamo in vacanza.

Presso il centro Sentiero Luminoso via Meirana 3
Genova Pontedecimo
Orario: 10-13   14.30-17.30
Per maggiori informazioni www.silviascagliotti.it
+39 329 97 84 510   o per il Centro   +39 349 52 11 639