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SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

Antidoti allo stress per
SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO

 

Dappertutto si sente parlare di SARS-CoV-2 il virus che causa coVid19, questo demone (come lo ha definito il capo dello stato cinese) che sembra invincibile, contro cui siamo in guerra. Si descrive l’umanità come disarmata perché non ci sono vaccini per fermarlo né medicine per curarlo, e sembra che tutti dimentichino l’argine interno a virus e patogeni in genere: il sistema immunitario.

Ci sono pratiche piacevolissime che possono dare un ottimo sostegno al sistema immunitario e che utilizzate insieme alle norme igieniche raccomandate dal Ministero della Salute ci danno  la possibilità di fare argine alla diffusione del virus, per il nostro bene e per proteggere chi è più vulnerabile. È paradossale che ci volesse un virus come questo per evidenziare quanto siamo tutti interconnessi.

COME FARE A NON PRENDERE SARS-COV-19?

Risposta: siamo pieni di virus batteri e microorganismi vari ovunque: da pelle e mucose sulla superficie del corpo all’interno del tubo digerente. Quando siamo in buona salute è perché il SISTEMA IMMUNITARIO, questa meraviglia che abbiamo dentro di noi, fa piazza pulita di quelli che proliferano troppo e ammazza stecchite le novità di stagione che cercano di invaderci. Perché un virus possa agire indisturbato bisogna che il sistema immunitario sia più o meno disabilitato (la maggior parte delle persone che sono morte di coVid19, la malattia causata dal virus, erano molto anziane, con gravi patologie pregresse e immunodepresse).

 

C’È UNA CURA?

Non ci sono farmaci che curino i virus (gli antibiotici NON fanno niente ai virus- vengono usati in caso di infezioni batteriche che si aggiungano al virus). Circa l’80% dei casi di coVid19 hanno sintomi così blandi che non vengono considerati neanche influenza, e come per il raffreddore si aspetta che passino. In ospedale vengono ricoverati solo quelli con le sintomatologie più gravi, e vengono sostenuti (a volte tenuti in vita in rianimazione) fintanto che il sistema immunitario non ce la fa a reagire e debellare il virus. QUELLO CHE CI FA GUARIRE DAI VIRUS E’ UN SISTEMA IMMUNITARIO CHE FUNZIONI A DOVERE. E LA BUONA NOTIZIA E’ CHE LO SI PUO’ SOSTENERE

 

COME SI SOSTIENE IL SISTEMA IMMUNITARIO?

In molti modi, meglio se tutti insieme. Tanto per cominciare ci sono montagne di studi scientifici che indicano nel BUON SONNO uno dei fattori fondamentali per un funzionamento ottimale del sistema immunitario: e non solo perché dormendo il corpo si ripara e rigenera, ma anche perché nel sonno le cellule T sono più efficaci nell’eliminazione dei patogeni. Il sonno è un argomento molto studiato dalle neuroscienze in un’epoca in cui la cosiddetta produttività è considerata molto più importante del riposo. Studi recenti provano che 20 minuti di riposino postprandiale elevano in maniera significativa la produttività sul lavoro (la pennica è sdoganata!). Gli studi sulla relazione fra stress e indebolimento del sistema immunitario non si contano, ma lo sappiamo tutti che la deprivazione da sonno e la stanchezza eccessiva ci rendono più vulnerabili al raffreddore, all’herpes labiale o all’influenza (virus anche loro, parenti poveri della star del momento).

Vale la pena di menzionare che studi altrettanto innumerevoli ci ricordano che l’innalzamento della temperatura corporea da un lato facilita il lavoro del sistema immunitario nel rispondere a un attacco, e dall’altro rende la vita difficile a virus e batteri. Adoro leggere divulgazione scientifica, soprattutto sul funzionamento del corpo umano, e trovo affascinante la perfezione di come è organizzato il corpo, e di quante risorse abbia.

Altro sostegno al sistema immunitario sono LE RISATE. Si, avete letto bene. Il vecchio adagio che il riso fa buon sangue ha a che vedere col fatto che una bella risata di pancia stimola il nervo vago, a sua volta interruttore del parasimpatico (la parte del sistema nervoso autonomo che attiva rilassamento e rigenerazione).

Naturalmente il miglior sostegno al sistema immunitario viene proprio dalla sana alternanza fra attivazione delle due componenti del sistema nervoso autonomo: la reazione da stress (attacco-fuga) disattiva tutto ciò che ci può distrarre dall’ attaccare o fuggire efficacemente, fra cui quisquilie come l’apparato digerente e il sistema immunitario, che vengono riattivati quando si passa al sistema parasimpatico, che ripara e rigenera (per una trattazione un po’ più estesa  andate alla voce di menù “gestione dello stress”), e qui arriviamo al punto: se siamo in preda al panico perché viviamo il virus come una minaccia incombente siamo in uno stato di allarme e costante attivazione del sistema di attacco fuga, in uno stato di stress grave. Questo rende più difficile usare al meglio le risorse del sistema immunitario. In pratica più ho paura del virus più sono sotto stress più gli srotolo un bel red carpet. PER SOSTENERE AL MEGLIO IL SISTEMA IMMUNITARIO BISOGNA FAR CALARE LO STRESS.

 

COME SI FA A FAR CALARE LO STRESS?

Non ho usato a caso il verbo calare, perché si parla di calo dello stress: uno stress sostenuto a lungo distrugge la salute, e crea assuefazione. La vita contemporanea è un esercizio di stress sostenuto a lungo, una vera e propria dipendenza chimica dall’adrenalina (imitata da sostanze stupefacenti non a caso molto diffuse, come la cocaina, o in passato le anfetamine). Di più, siamo tutti costantemente bersagliati da stimoli stressanti, per cui se vogliamo dare una mano al sistema immunitario è bene imparare a CREARE AUTONOMAMENTE un CALO DELLO STRESS. Nel mio lavoro faccio veri e propri corsi per creare un antidoto allo stress. Lo stress è utilissimo se è in musura molto inferiore a quello che sta devastando la salute pubblica nei paesi cosiddetti avanzati. È come il peperoncino: non mangiamo un piatto pieno di peperoncino, lo usiamo come condimento. Lo stress dovrebbe essere in un grafico un picco con caduta. E’ LA CADUTA DELLO STRESS CHE RIPORTA AL BENESSERE. Vi propongo tre strumenti pratici per generarla dal di dentro, indipendentemente dalle condizioni esterne.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine di Sakya Trizen

LA COSA PIU’ SEMPLICE E PIU’ FACILE
PER INDURRE UN CALO DELLO STRESS È
AGIRE SUL RESPIRO.

Una caratteristica dello stress prolungato (che spesso genera sintomi come l’ansia) è che il respiro è corto, affrettato, e molto alto nel petto, praticamente clavicolare, perché c’è tensione nel diaframma che non si abbassa e quindi non permette l’espansione dei polmoni nell’inspirazione. Fare dei respiri lunghi è difficile. Il trucco è prolungare l’espirazione facendola durare il doppio dell’inspirazione: se inspirando riesco a contare fino a due, farò durare quattro l’espirazione, se riesco a inspirare con un conto di tre espirerò facendo durare sei l’espirazione e così via. All’inizio non è semplice, ci vuole una certa concentrazione. Con la pratica diventa uno strumento formidabile, un calmante naturale. Un esercizio interessante è fare un minuto così, espirando in un tempo doppio dell’inspirazione, ogni ora. È un esercizio di consapevolezza non da poco, ma oggi con le sveglie dei telefonini si può fare. Oppure si possono fare 5 minuti al risveglio, cinque minuti a metà giornata (prima di mangiare diamo un aiuto allo stomaco), cinque minuti al rientro a casa o all’ora di dormire. Come le risate attiva il nervo vago, che a sua volta accende il sistema parasimpatico e le sue belle funzioni, facilitando anche il sonno. Più lo si pratica abitualmente più diventa efficace. Costo: zero (scrivo in Liguria e qui è una cosa importante).

 

UNO STRUMENTO MOLTO POTENTE È L’USO DELLA VISUALIZZAZIONE.

Si tratta di guidare la mente e portare l’attenzione su un ricordo piacevole (che sia solo piacevole, senza collegamenti tristi) che può essere preso dal proprio passato o da un film preferito, o su un’immagine piacevole, un paesaggio amato, un fiore, il mare. Volendo essere splendidi si può collegare l’espirazione prolungata alla visualizzazione per un effetto potenziato. E naturalmente siccome usiamo l’immaginazione anche qualcosa di completamente immaginario vale, basta che evochi solo sensazioni e collegamenti positivi. Le neuroscienze insegnano che per il cervello un’immagine che vediamo nella realtà o una che immaginiamo ad occhi chiusi accendono esattamente le stesse aree – non c’è differenza. È un’illusione? Certo! Ma perché no? Mi concedo una mini vacanza, pochi minuti in cui porto la mia attenzione su qualcosa di molto piacevole e tranquillizzante, e anche qui lo stress cala.

 

LA MEDITAZIONE NATURALMENTE È IL MASSIMO.

Qui devo spiegare cosa intendo per meditazione: una forma di educazione che genera l’abitudine a quietare la mente, portando l’attenzione al corpo e al respiro. Ci sono infiniti modi di meditare, e chi ha già un suo metodo preferito è bene che usi quello. Per chi è alle prime armi sul mio canale youtube ho messo diverse meditazioni guidate: usate quotidianamente abituano a disciplinare la mente, generando il calo dello stress a piacimento. Cliccando il titolo si va direttamente alla meditazione.

La più breve è meno di dieci minuti    (meditazione di allineamento e centratura), le altre durano circa un quarto d’ora, facilmente inseribili anche nelle giornate più piene.

Ce n’è una, in particolare, per passare dallo stato di cupezza in cui può essere facile cadere in questo periodo alla calma (meditazione per accendere la luce), e ce n’è un’altra per aiutare a prendere sonno ( meditazione della buona notte). Un sostegno amorevole, un aiuto e un appoggio che possiamo darci da soli.